Tenebre
Uno scrittore di libri gialli riceve chiamate oscene dove un
maniaco lo minaccia di morte, comincia una scia di omicidi...
Tenebre è un film del 1982, Argento torna al giallo dopo
quasi sette anni, infatti il regista ha spaziato su due generi principali: il
giallo e l'horror. Esordisce nella prima categoria con l'Uccello dalle Piume di
Cristallo (1970), diventa famoso con Profondo Rosso (1975) e, dopo una
parentesi horror, finalmente ci torna
con Tenebre. Fino ad ora Argento aveva fatto il giallo all'italiana con le sue
regole, ereditate da Sei Donne per l'Assassino di Mario Bava (1964), ovvero
buio, assassino incappucciato e con guanti di pelle che agisce di notte.
In Tenebre, a dispetto del titolo che evoca il buio, le
regole del giallo argentiano vengono tutte capovolte. Tenebre è infatti un film
quasi totalmente ambientato alla luce del sole, con tagli di luce esagerati lì
dove la luce non deve esserci (in un giardino assolato), o dove la luce aveva
un altro colore. Riesce, in questo modo, a rendere paurosa anche la strada di
un centro commerciale all'aperto, che in quegli anni avrebbe ricordato la
fotografia rassicurante di Miami Vice e di tutti quei polizzieschi ambientati
in luoghi caldi e soleggiati. É bene notare che Fulci con "Non si sevizia
un paperino" (1972) aveva ribaltato il genere anni prima, ma Argento riesce
a scardinarlo secondo le SUE regole.
La cosa più importante per il regista, infatti, è cercare di
creare un mondo in cui i personaggi siano continuamente soli e circondati da
architeture belle, perfette, pure e lisce ma per questo aliene, distanti, un
mondo in cui anche gli stessi abitanti sembrano essere pochi oltre che soli.
Città composte di poche ville con arredamento (all'epoca) moderno, con
finestre a vetri, quasi sempre senza altri inquilini e continua solitudine. Case
in cui lo sguardo dello spettatore e poi l’assassino entrano con facilità, come
teche da cui assaporare omicidi brutali indugiando sulle architetture degli
edifici. La solitudine notturna ma anche diurna, con il sole è importante per il film, poichè la
paura nasce dalla solitudine, che neanche l'assoluta purezza della luce riesce
a scansare.
Il film è girato in buona parte nel quartiere EUR di Roma
che è un luogo molto diverso dal resto della città, costruito negli anni 30 per
l'esposizione universale e mai completato a causa della seconda guerra
mondiale, fu per Argento un ossessione da ragazzo. Il quartiere infatti, a
differenza del resto della città, è costituito di grandi stradoni e pochi
edifici bianchi e marmorei lontani l'uno dall'altro, che riprendono in maniera
minimalistica ed asettica le architetture marmoree e classiche del centro
città. Ad affascinare Argento fu questo immenso senso di solitudine che il
quartiere gli ispirò quando era piccolo, una sorta di non luogo o spazio
metafisico, simile ai quadri di De Chirico
De Chirico 1950 circa
Roma, quartiere EUR, scorcio del Palazzo Ricevimenti e dei
Congressi
Questo leit motiv si può trovare in più opere del regista
(pensate a come è ritratta Konningen platz in Suspiria), ma in questo film lo
fa in una maniera unica e fedele alle iniziali impressioni che lo stesso Dario
ebbe quando vide l'EUR per la prima volta.
Il film deve tutto alla tecnica e poco alla storia, la
sceneggiatura infatti, come molte di quelle del regista, è mediocre e ci sono buchi
di trama e tempi che non tornano, ma per Dario questo non è un problema.
Infatti la fotografia, i movimenti di macchina e per una volta gli attori,
riescono a far dimenticare tutto ciò allo spettatore. Dal punto di vista
tecnico nel film c'è un grandissimo uso di una tecnologia nuova per il regista:
la Louma macchina da presa che permette ogni genere di acrobazia, con la quale
realizza sequenze stupende: prima fra tutti il doppio omicidio con in
sottofondo la traccia migliore dei Goblin (n successivamente campionata dai
justice in phantom e phantom 2 ndr). Gli effetti speciali sono ancora più
vivaci del solito: sangue che zampilla a fiumi, per gli amanti del ghore
risulta uno spettacolo, ma uno spettacolo pur sempre di 40 anni fa...
A mio avviso un film leggermente atipico nella filmografia
argentiana, ma interessante soprattutto molto intrettenitivo. Da vedere.
Curiosità!
L'idea del film nasce da un episodio realmente accaduto al
regista, per mesi riceveva chiamate anonime da un maniaco che lo minacciava
delle più crudeli turture. Lo spunto servì per costruire il resto della storia.
Per via dell'incredibile violenza delle scene e degli argomenti sessuali il film uscì come vietato ai minori di 18in Italia. In UK finì nella lista dei Video Nasty venendo idstribuito nel paese solamente nel 2003
Il film viene girato in lingua inglese e successivamente doppiato in italiano per renderlo più facilmente vendibile in america.
La colonna sonora è dei Goblin che avevano già lavorato con Argento (Profondo Rosso, Zombi). Nella sequenza del bar, si sente in sottofondo la colonna sonora di Zombi di George A.
Romero.
Argento annovera il film cult di Andrzej
Żuławski Possession (1981) come spinta al voler girare Tenebre con questa illuminazione forte.
Nel film è presente anche Veronica Lario, che viene uccisa nel
primo omicidio della pellicola. L’attrice divenne in seguito la moglie di
Berlusconi perciò tutte le volte che questo film veniva passato su rete
quattro, rete di proprieta dell’ormai ex-marito, questa scena veniva
pesantemente tagliata.