martedì 26 febbraio 2013

risultati elezioni 2013

"Queste le parole di Beppe Grillo in risposta al Financial Times, che lo accusava di essere fascista.
Il MoVimento 5 Stelle è anti-accademico. Non è politicante. Non ha statuti, né regolamenti. Ha adottato una tessera per la necessità del riconoscimento personale, ma potendo ne avrebbe volentieri fatto a meno. Non è un vivaio per le ambizioni elettorali. Non ammette e non tollera i lunghi discorsi. Va al concreto delle questioni.
E’ un po’ difficile definire i militanti del MoVimento 5 Stelle. Essi non sono repubblicani, socialisti, democratici, conservatori, nazionalisti. Essi rappresentano una sintesi di tutte le negazioni e di tutte le affermazioni. Su internet si danno convegno spontaneamente tutti coloro che soffrono il disagio delle vecchie categorie, delle vecchie mentalità. Il MoVimento 5 Stelle mentre rinnega tutti i partiti, li completa. Nel MoVimento 5 Stelle che non ha statuti, che non ha programmi trascendenti, c’è quel di più di libertà e di autonomia che manca nelle organizzazioni rigidamente inquadrate e tesserate.
Il MoVimento 5 Stelle è una mentalità speciale di inquietudini, di insofferenze, di audacie, di misoneismi, anche avventurosi, che guarda poco al passato e si serve del presente come di una pedana di slancio verso l’avvenire. I melanconici, i maniaci, i bigotti di tutte le chiese, i mistici arrabbiati degli ideali, i politicanti astuti, gli apostoli che fanno i dispensieri della felicità umana, tutti costoro non possono comprendere quel rifugio di tutti gli eretici, quella chiesa di tutte le eresie che è il MoVimento 5 Stelle. E’ naturale, quindi, che al MoVimento 5 Stelle convergano i giovani che non hanno ancora un’esperienza politica e i vecchi che ne hanno troppa e sentono il bisogno di rituffarsi in un’atmosfera di freschezza e di disinteresse.
Scherzo, queste non sono le parole con cui Beppe Grillo ha replicato al Financial Times, in cui ha spiegato di non essere fascista. Dove leggete “MoVimento 5 Stelle” in realtà c’era scritto fascismo, al posto di militanti c’era fascisti etc. Queste sono le parole con cui Benito Mussolini parlò del nuovo movimento che aveva fondato sulle colonne del Popolo d’Italia, nel 1919.
Viste le sorprendenti somiglianze, qualche domanda, fossi in Grillo, me la farei.Nota a margine: Questo articolo fu pubblicato originariamente con il titolo “La risposta di Grillo al Financial Times”. Fu commentato e condiviso da molti “grillini”, tra cui spiccò, su facebook, anche un fantastico commento: “Bravo Beppe, sei riuscito a sintetizzare in poche righe l’anima del movimento”. Potete immaginare il putiferio che ne è venuto fuori, dopo che abbiamo svelato il trucco. E dire che qualcosa dovevano pure sospettare, visto che l’articolo stava (e sta) nella categoria “satira”…

Fascista a sua insaputa?
Scritto da: Pierpaolo Farina 12 giugno 2012 in Il Rompiballe, Satira"

o ancora

"Il fascismo si è presentato come l’antipartito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odii, dei desideri.
Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e amministrato” Antonio Gramsci, L’Ordine Nuovo, 26 aprile 1921

L'Italia ha mostrato per l'ennesima volta di essere devota alla disinformazione ed al pressapochismo.
Quello Berlusconiano si basa sulle balle televisive, su una campagna elettorale in cui il leader non si confronta mai realmente con l'avversario, una campagna elettorale dove il candidato racconta la sua falsa versione della storia e nessuno lo contraddice, o quantomeno il controllo dei fatti non arriva ai più, dove brilla il populismo annaffiato di falsi buoni sentimenti. E la gente beve, beve, beve, beve la storia dell'IMU, beve la storia del golpe, beve la storia del ponte sullo stretto, beve la storia dei magistrati comunisti. Il tutto è magnificamente raccolto in un video che gira su internet: http://www.youtube.com/watch?v=clJ7dZ8sCio

Dall'altra parte c'è stato il voto al movimento 5 stelle, dove il candidato non si confronta mai realmente con l'avversario, e quando comincia i suoi sproloqui nessuno ha la possibilità di contraddirlo. Senza un controllo dei fatti, con un populismo carico di rabbia libera. Un movimento pressapochista che si permette di presentarsi con un vago programma di intenti e urla e grida. Programma contestabile riga per riga, programma orfano di una linea di dirigenza che è stata erroneamente tradotta come sinonimo di casta. In reatà la dirigenza serve a creare concretezza e non lasciare che le idee alla deriva si trasformino in insensate minacce di instabilitià finanziaria. Perchè l'insensatezza di fondo del programma è figlia anch'essa della disinformazione, ma è una disinformazione informatica e telematica. Chi vota m5s si accontenta di accendere il computer e di guardare su youtube deliranti video sul complotto del signoraggio bancario (senza sapere di cosa sitratti realmente e che la teoria del complotto sia una bufala). Chi vota m5s si accontenta di articoli su internet composti di un titolo altisonante, foto grandi, e poche linee di contenuto, articoli dove i commenti, o il feedback la faccia da padrone, dove si è lì a leggere discussioni di migliaia di signor nessuno che predicano teorie economiche, politiche, sociali, dense di ignoranza e malumore. Nascono discussioni dove nessuno da credito alle idee degli altri e dove si citano fonti dubbie per acclamarsi come unici portatori di conoscenza e verità. Si credono di aver scoperto il complotto, di avere la verità, perchè loro non danno credito alla tv, senza rendersi conto che anche loro si sono fermati alla superifice come chi segue i programmi di Barbara D'Urso. E che cosa ci aspetta da cotanta disorganizzazione che si vanta della propria disorganizzazione? Cosa ci si aspetta da chi in un mondo europeista ha tendenze autarchiche? Cosa ci si aspetta di chi incolpa l'euro del declino italiano?

Questa è l'opposizione che ha preso il potere, opposizione in cui non riesco ad avere ne fiducia ne speranze. Il PD non era lunica scelta sensata, per quanto sia stata la mia scelta, lo è stata in quanto condividevo le sue idee, il suo approccio. Ma avrei avuto fiducia anche in una destra europista, liberista, ma densa di contenuti tangibili e che avrebbero portato quanto meno ad una politica del "Fare"..la delusione di Giannino è stata per me grande.

Invece, per l'ennesima volta si è preferito essere pressapochisti e disinformati. Non so come aiutare la gente ad essere meno cretina.
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