venerdì 4 maggio 2012

Benvenuti a Zombieland


Nell’ultimo decennio sono tornati di moda gli zombie, dopo il remake di Snyder del capolavoro Romeriano “The Dawn of the Dead” (2003) quasi ogni anno è uscito un film o una serie televisiva con protagonisti gli zombi. Nel 2009 gli americani hanno voluto parlare di zombi con ironia e leggerezza e ci hanno provato con “Benvenuti a Zombieland”. 

In un mondo ormai dominato da zombi, tanto da aver cambiato il nome da “U.S.A.” a Zombieland, un presunto nerd sopravvive grazie ad una serie di regole che vengono impresse sullo schermo ogniqualvolta il protagonista le enunci. Il ragazzo vaga in questo nuovo mondo assieme a degli scanzonati compagni di viaggio: due sorelle truffatrici ed il solito personaggio che c’è in tutti questi film che sembra “nato apposta per fare il culo agli zombi”. Questi personaggi sono tutto ciò che rimane del mondo che c’era una volta e per ricordarlo anche a se stessi usano tra di loro il nome della città di provenienza. La combriccola raggiunge Hollywood dove trova un fantastico Bill Murray che interpreta se stesso, anche lui sopravvissuto alla apocalisse e che passa le giornate truccato da non-morto per poter giocare indisturbato a golf. Il legame tra il gruppo si farà sempre più solido, diventati ormai una famiglia dopo l’ultima sanguinosa sparatoria e pronti ad affrontare assieme l’avvenire: capiranno di doversi lasciare alle spalle il mondo a cominciare dal ritrovare le loro identità nei loro nomi di battesimo anziché nei loro natali.

Il film scorre piacevolmente grazie ad una sceneggiatura ben scritta (nonostante possa risultare un po’ troppo piegata a fini comerciali), a dei buoni dialoghi, a degli attori bravini ed ad un buon ritmo. Bill Murray con la sua espressione sardonica è bravissimo come al solito ed i ripetuti omaggi a “Ghostbusters” sono sempre spassosi. Le situazioni proposte sono a metà tra il clichè e l’insolito. Nei clichè aggiungerei le ingenuità finali commesse dalle due sorelle verso la fine: dopo tante regole di sopravvivenza decidono di visitare un Luna Park ed accandere TUTTE le luci, gli zombi sono morti non ciechi! 

Lo stralunato zombi-bill
 Detto questo la pellicola rimane puramente ludica: non ci sono riflessioni, non c’è un mondo alla deriva (se non fosse per l’apocalisse stessa), non ci sono umani costretti a perdere la propria presunta umanità per adattarsi a questo nuovo terribile scenario, gli zombi non sono metafora di nulla. E allora cosa sono gli zombi in questo film? Sono delle simpatiche ed aggressive comparse, deve essere infatti chiaro che zombieland non è film di zombie, bensì è film dove ci sono anche degli zombi funzionali alla trama.
Può non piacere se ci si aspetta di vedere appunto un film di zombi, non per forza un horror ma magari una intelligente parodia, ma qui c’è solo una storiella d’amore e di famiglie ritrovate piena battute giuste e con gli zombi come comparse. Se si vuole vedere un film di zombi in chiave ironica cercate l’inglese “Shawn of the Dead”, altrimenti godetevi questa simpatica commediola romantica in salsa splatter.

Nessun commento:

Posta un commento