Nell’ultimo
decennio sono tornati di moda gli zombie, dopo il remake di Snyder del
capolavoro Romeriano “The Dawn of the Dead” (2003) quasi ogni anno è uscito un
film o una serie televisiva con protagonisti gli zombi. Nel 2009 gli americani
hanno voluto parlare di zombi con ironia e leggerezza e ci hanno provato con “Benvenuti
a Zombieland”.
In un mondo
ormai dominato da zombi, tanto da aver cambiato il nome da “U.S.A.” a Zombieland,
un presunto nerd sopravvive grazie ad una serie di regole che vengono
impresse sullo schermo ogniqualvolta il protagonista le enunci. Il ragazzo vaga
in questo nuovo mondo assieme a degli scanzonati compagni di viaggio: due
sorelle truffatrici ed il solito personaggio che c’è in tutti questi film che
sembra “nato apposta per fare il culo agli zombi”. Questi personaggi sono tutto
ciò che rimane del mondo che c’era una volta e per ricordarlo anche a se stessi
usano tra di loro il nome della città di provenienza. La combriccola raggiunge
Hollywood dove trova un fantastico Bill Murray che interpreta se stesso, anche
lui sopravvissuto alla apocalisse e che passa le giornate truccato da non-morto
per poter giocare indisturbato a golf. Il legame tra il gruppo si farà sempre
più solido, diventati ormai una famiglia dopo l’ultima sanguinosa sparatoria e
pronti ad affrontare assieme l’avvenire: capiranno di doversi lasciare alle
spalle il mondo a cominciare dal ritrovare le loro identità nei loro nomi di
battesimo anziché nei loro natali.
Il film
scorre piacevolmente grazie ad una sceneggiatura ben scritta (nonostante possa
risultare un po’ troppo piegata a fini comerciali), a dei buoni dialoghi, a
degli attori bravini ed ad un buon ritmo. Bill Murray con la sua espressione
sardonica è bravissimo come al solito ed i ripetuti omaggi a “Ghostbusters”
sono sempre spassosi. Le situazioni proposte sono a metà tra il clichè e l’insolito.
Nei clichè aggiungerei le ingenuità finali commesse dalle due sorelle verso la
fine: dopo tante regole di sopravvivenza decidono di visitare un Luna Park ed
accandere TUTTE le luci, gli zombi sono morti non ciechi!
Lo stralunato zombi-bill |
Può non
piacere se ci si aspetta di vedere appunto un film di zombi, non per forza un
horror ma magari una intelligente parodia, ma qui c’è solo una storiella d’amore
e di famiglie ritrovate piena battute giuste e con gli zombi come comparse. Se
si vuole vedere un film di zombi in chiave ironica cercate l’inglese “Shawn of
the Dead”, altrimenti godetevi questa simpatica commediola romantica in salsa
splatter.
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