venerdì 4 maggio 2012

we love silvio, sempre e comunque



  
 Avrei dovuto scrivere questo post prima, ma il mio più grande talento è rimandare inutilmente e continuamente le cose.
L’altro giorno su “La7”, il canale più ricco di approfondimenti da un anno a questa parte, hanno dato il tanto chicchierato “Silvio Forever”. Trattasi di un documentario girato da Roberto Faenza, che avvalendosi della collaborazione di Stella e Rizzo (quelli della “Casta”), ricostruisce la vita mediatica di Berlusconi tramite le sole immagini di repertorio e le interviste da lui rilasciate nelcorso degli ultimi 20 anni.
Dati i nomi dei componenti al progetto è facile etichettare il progetto come di sinistra, o come comunista (parola ultimamente troppo spesso abusata, al limite tra l’insulto ed il complimento), ma a vederlo penso che qualsiasi sostenitore del cavaliere ne uscirebbe esaltato e non indignato.
Sì perchè l’idea di raccontare la vita di Berlusconi dallo stesso Berlusconi non aggiunge e non toglie niente a ciò che già si sa, se lo si ama lo si amerà ancora di più, se lo si odia lo si odierà ancora di più. L’infanzia e la giovinezza estratte dalle sue inteviste sono uno dei pezzi più melensi ed esagerati che si possano sentire, lui poverissimo che si impegna in una marea di lavori, che qualunque cosa faccia la faccia benissimo, che improvvisamente passi da dormire su un divano all’età di 16 anni ad avere a 21 grazie all’aiuto del padre i soldi per comprare terreni e costruire ben quattro palazzine. QUATTRO! Il tutto narrato con quel pizzico di orgoglio per l’arte di arrangiarsi da soli che infiammerebbe gli animi dei suoi ammiratori. Evidentemente questo basta a cancellare la domanda generale, che a me viene spontanea, dove cazzo li prendi i soldi per quattro palazzine? M a questo non è un film per farsi domande, perchè la parola è data sempre e solo a lui, che invece di dare spiegazioni si lancia in simpatici aneddoti, barzellette e canzoncine.
Segue quindi il racconto della sua crescita con le tv private ed il suo completo cambio di attengiamento per la discesa in campo in politica. Molto belli i pezzi in cui vengono ricordate le opinioni di Montanelli circa la sua figura di politicante, “Berlusconi è il miglior piazzista del mondo”. Ed impressionante la campagna elettorale lanciata per Forza Italia che viene descritta come una campagna pubblicitaria: “per lanciare il partito abbiamo usato le stesse tecniche che si usano per lanciare un nuovo marchio nel mercato”… canzoncina annessa!
Continua quindi la sua avventura politica (non ancora terminata) ed i primi guai giudiziari e la solita manfrina che sentiamo da 17 lunghi anni: sono oggetto di persecuzione da parte dei soliti invidiosi. Un mantra che probabilmente Silvio si ripete ogni mattina visto che come ricorda un sagace Montanelli (?)”Ha un concetto distorto della verità, a forza di ripetere tutte quelle bugie finirà per crederci anche lui”.
L’ultima parte del documentario si concentra sul divorzio dalla moglie ed i vari scandali sessuali che vedono B protagonista sotto un’altra luce, il tutto in netta contrapposizione col buon uomo di famiglia che finora si era costruito.
E poi fine, e poi ti dici ma chi me lo ha fatto fare di vedere in un concentrato le disgrazie di questo paese? E ti ricordi che “Blob” svolge questo lavoro ogni sera dal 1989 su vari personaggi politici ed anche su lui, su Berlusconi. E ti si fa un nodo allo stomaco e ripensi che tanto chi ama B ormai crede in quel mantra e che quel concetto di verità distorta è nell’animo di tutti gli italiani, che per alcuni di loro un Montanelli, un Fo, un magistrato, una piazza gremita di gente sono solo oppositori invidiosi di quel piccolo grande uomo che si è fatto da solo. E che con orgoglio diranno che amano silvio, sempre e comunque.
 
 
 
 

Amore di mamma.

  .

(questo post era già stato scritto sul mio altro blog il 10/7/2011)

Nessun commento:

Posta un commento